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Chirurgia laparoscopica del colon e del retto

Le procedure laparoscopiche per il trattamento di patologie benigne e maligne del colon-retto sono classificate come procedure chirurgiche avanzate. Le caratteristiche peculiari di questi interventi, il lungo training specifico necessario per l'esecuzione di procedure tecnicamente complesse, la necessità di apparecchiature (uso di 2 monitor, sonde ecografiche laparoscopiche per una corretta stadiazione) e strumentazioni sofisticate (bisturi a ultrasuoni, suturatrici endoscopiche), limitano infatti la diffusione dell'approccio mini-invasivo a pochi e selezionati centri, con esperienza specifica in procedure laparoscopiche maggiori e consolidata esperienza in chirurgia laparoscopica di base.
Dai primi anni '90 numerosi studi hanno dimostrato la completa fattibilità e sicurezza di tutte le procedure resettive del colon-retto, sia per patologia maligna che per quella benigna (diverticoli, polipi, prolasso rettale).
La laparoscopia, anche in questo caso, si pone come approccio chirurgico alternativo alla chirurgia tradizionale, proponendo con una chirurgia gentile, meno invasiva e meno traumatica per il paziente, quanto già codificato e standardizzato in chirurgia oncologica colo-rettale tradizionale.
Mediante procedure ed accessi addominali differenti è possibile eseguire in laparoscopia i classici interventi di emicolectomia destra, emicolectomia sinistra, sigmoidectomia, resezione anteriore del retto, Miles, resezioni segmentarie. In più, si possono eseguire semplici procedure diagnostiche che, indipendentemente dalla fattibilità dell'intervento, sono estrememente utili per una corretta stadiazione in caso di patologia maligna. Grazie alla visione ingrandita è possibile eseguire infatti prelievi bioptici, citologici ed ecografie intraoperatorie in modo altamente specifico.
I risultati del Registro Nazionale di Chirurgia Laparoscopica del Colon-Retto della SICE (Società Nazionale di Chirurgia Endoscopica e Nuove Tecnologie) sono uno specchio fedele della diffusione attuale sul territorio nazionale delle procedure mini-invasive per il trattamento di patologie del colon-retto: circa 3000 interventi eseguiti nello scorso decennio da parte di 38 centri in tutta Italia, 11% di conversioni (casi in cui si è reso necessario ricorrere ad una procedura tradizionale a cielo aperto), 14% di complicanze addominali maggiori ed una sopravvivenza a distanza, in caso di patologie maligne, del tutto sovrapponibile a quanto riportato in chirurgia tradizionale.

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