Bendaggio gastrico laparoscopico
Alla chiusura dell'anello, lo stomaco assume la forma di una clessidra asimmetrica, con una piccola tasca gastrica superiore (calibrata a circa 20 ml., l'equivalente di una tazzina da caffè) ed il rimanente corpo gastrico collocato al di sotto del bendaggio.
Il funzionamento della procedura è quindi intuitivo: basta ingerire una piccola quantità di cibo, per riempire completamente la tasca gastrica ed avvertire un precoce senso di sazietà.
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Tecnicamente semplice: è limitata al posizionamento di una protesi circolare di silicone attorno allo stomaco.
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Mini-invasiva: tutte le protesi moderne sono prodotte per un esclusivo uso laparoscopico.
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Reversibile: la protesi può essere rimossa, qualora necessario, sempre per via laparoscopica, anche in caso di complicanze, senza alterare l'integrità anatomico-funzionale dell'esofago-stomaco.
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Sicura: ha una bassa incidenza di complicanze.
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Regolabile: il bendaggio ha una camera interna gonfiabile dall'esterno. Gonfiando il bendaggio si riduce il diametro interno e si allunga il tempo di svuotamento della tasca gastrica (camera superiore), allungando nel tempo la sensazione di sazietà. È come se in una clessidra si potesse regolare il passaggio della sabbia all'interno del restringimento.
Tecnica chirurgica
Si eseguono le 5 piccole incisioni necessarie per l'introduzione degli strumenti. Il primo tempo della procedura è rappresentato dalla mobilizzazione del fondo gastrico (grande curva gastrica) mediante sezione del legamento freno-gastrico. Si calibra la tasca gastrica mediante il posizionamento all'interno dello stomaco di una sonda specifica munita di un palloncino che viene gonfiato con 15-20 ml. di aria.
1.
L'equatore del pallone, che distendendo lo stomaco nella sua parte superiore risulta ben visibile, rappresenta il punto d'inizio del tunnel retro-gastrico lungo la piccola curva. Il tunnel lungo la parete posteriore dello stomaco viene così eseguito mediante scollamento dei tessuti per mezzo di una pinza endoscopica.
2.
Si introduce il bendaggio all'interno dell'addome e lo si afferra mediante la pinza, che ne permette il passaggio nel tunnel retro-gastrico.
3.
Si posiziona il bendaggio attorno allo stomaco nel punto prescelto.
4.
Si chiude il bendaggio attorno allo stomaco mediante l'uso di un apposito strumento.
5.
Il bendaggio gastrico viene fissato allo stomaco con 3 punti di sutura in modo da essere mantenuto nel tempo nella posizione prescelta.
6.
Come ultimo tempo si posiziona il reservoir nel sottocute e lo si connette al bendaggio per le successive calibrazioni.
Obesità
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Descritto per la prima volta da Wittgrove e Clark (1994) nella sua variante laparoscopica, rappresenta una delle più note tecniche di chirurgica bariatrica.
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